Hello world!

Welcome to WordPress.com. This is your first post. Edit or delete it and start blogging!

Posted in Uncategorized | 1 Comment

Cornetto, una storia italiana!

Anni ’50, il boom dei gelati confezionati è iniziato! Nel 1958 la Motta mette in commercio il famoso Mottarello, ed è subito un successo. Il sacro Graal dei gelati, il cono, non riesce però a venire prodotto. Una volta tirato fuori dal congelatore, il gelato va a intaccare il biscotto che diventa gommoso e poco appetitoso. La soluzione viene trovata a Napoli, da un tal Spica, gelataio di professione: mettere del cioccolato dentro il cono (e anche alcuni oli), è l’uovo di colombo. Le vendite risultano però scarse e la Unilever nel 1976 acquista il brevetto e inizia a produrre il Cornetto Motta. Grande successo mondiale!

PS Grazie Ale, da Itacha a Milano, solo per mangiare il cornetto!
Posted in Uncategorized | Leave a comment

Mah-Nà Mah-Nà’ (tuturuturu..)


Come passare da un film pseudo-erotico ad un successo planetario in pochi anni.
Questa storia ha inizio nel 1968. Piero Umiliani sta scrivendo la colonna sonora del film: "Svezia, Inferno e Paradiso" di Luigi Scattini. Manca solo una parte, un commento sonoro ad una breve sequenza in cui delle ragazze svedesi in pelliccia corrono ad infilarsi dentro una sauna, spogliandosi completamente. Umiliani improvvisa un ritornello di tre note dal titolo: "Viva la sauna svedese".
All’inizio il tema non è preso molto in considerazione, non viene infatti aggiunto all’album della colonna sonora. Il film viene spedito negli stati uniti dove l’editore rimane colpito della musicalita di "Viva la sauna svedese" e decide di farlo passare per radio, cambiando il titolo in "Mah-Nà Mah-Nà" più pronunciabile per l’americano medio. Successo immediato! Vengono anche organizzati grandi party in cui si distribuiscono kazoo al pubblico per seguire la canzone.
L’apice del successo viene raggiunto nel 1969 quando il pezzo viene inserito nello spettacolo dei muppets: Sesame Street Fever. Il bello di tutto ciò è che né Umiliani né Svezia, Inferno e Paradiso hanno minimamente raggiunto i livelli di notorietà della canzone.
Posted in Uncategorized | Leave a comment

DIFFICOLTA’ LINGUISTICHE

Provate a dire velocemente: "TU LI VUOI QUEI KIWI?"

con tanti saluti alla lingua che si è legata alle corde vocali!
Posted in Uncategorized | Leave a comment

ETIMOLOGIA (ovvero come certe parole saltano fuori)

Continuo a scoprire nuove cose che mi stupiscono, soprattutto per quanto riguarda l’origine di certi termini.


BLUETOOTH La tecnologia sviluppata da Ericsson e poi lanciata in quasi tutti gli apparecchi elettronici del mondo, deve il suo nome a re Aroldo I di Danimarca (Harald Blatand, Harold Bluetooth in inglese) che uni le popolazioni scandinave sfruttando la religione cristiana. Quale nome più adatto per un protocollo adatto a mettere in comunicazione dispositivi diversi. 
Il logo del Bluetooth non è altro che l’unione delle iniziali del nome del re in rune nordiche: H-rune.gif (Hagal) e Runic letter berkanan.svg (Berkanan).

GADGET L’origine di questa parola è dibattuta. La storia che probabilmente è la meno rispecchiante la realtà è anche quella che mi intriga di più: la parola sarebbe stata inventata dalla Gadget, Gauthier & Cie, la compagnia che costruì nel 1886 la Statua della Libertà. I proprietari della compagnia commercializzarono infatti una copia più piccola della statua, chiamandola appunto: Gadget. Ma questo va contro alcune evidenze: il termine era già in uso all’interno di circoli nautici e non iniziò a diffondersi prima della prima guerra mondiale. 
Alcune fonti citano il termine come derivazione di gâchette (grilletto del fucile in francese), di gagée (piccolo accessorio in francese), engager (imbarcare, sempre in francese) o gadge (oggetto per le misurazioni in scozzese stavolta). Ma così si perde tutta la poesia.
Un ultima curiosità: la prima bomba atomica mai realizzata fu chiamata Gadget dagli scienziati del progetto Manhattan.

Posted in Uncategorized | Leave a comment

SVELATO UN MISTERO (o almeno lo era per me..)

Mi sono sempre chiesto il perché del titolo "A Clockwork Orange". Finalmente, ho trovato la (geniale) spiegazione.

Anthony Burgess, l’autore del libro da cui è stato tratto il film, spiega:
Orange: ognuno di noi è stato messo al mondo da Dio per maturare come un frutto, autonomamente;
Clockwork: Alex, con la terapia Ludovico, viene condizionato da reazioni che meccanicamente impongono al suo organismo di non commettere violenze.

Che dire, APPLAUSI!

Ma questo non è tutto, in dialetto londinese, Clockwork Orange significa anche matto da legare. Perfetto per indicare la storia di Alex.

(Ho letto in giro, ma questo mi sembra un’esagerazione, che la parola Orange, sia in realtà una storpiatura di Orang, termine malese che indica persona, ad indicare dunque una persona che agisce meccanicamente).

Posted in Uncategorized | Leave a comment

GRANDI SCOPERTE

Se avete un cellulare Nokia, il tono "speciale" per i messaggi non è altro che S M S in linguaggio morse:
S . . .
M _ _
S . . .
Posted in Uncategorized | Leave a comment

IL TOMMI (ancora lui)

 
 
 
Posted in Uncategorized | 2 Comments

E’SEMPRE UTILE AVERLA A PORTATA DI MANO

Posted in Uncategorized | 1 Comment

PETER vs IL POLLO

Quando l’ho visto la prima volta non smettevo piu’ di ridere.! E ora ecco, i tre episodi insieme, per la prima volta:
 
   
 
 
 
Posted in Uncategorized | Leave a comment